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Personal branding su LinkedIn: ottieni visibilità e costruisci relazioni di valore

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Come può un professionista costruire un’identità forte e riconoscibile su Linkedin?
Un approccio strategico al Personal Branding inizia con l’analisi, la costruzione e l'ottimizzazione della presenza online: valorizzare quello che può renderci unici.

Indice dei contenuti:

 

Introduzione

“The good news is that everyone has a chance to stand out. Everyone has a chance to learn, improve, and build up their skills. Everyone has a chance to be a brand worthy of remark”. Il “Personal Branding” prende forma nel 1997 in un pezzo dal titolo “The Brand Called YOU” su Fast Company, rivista economica statunitense riguardante tecnologia, business e design.
Con poche parole Tom Peters, anonimo e frustrato impiegato alla Hewlett Packard, inaugura un nuovo modo di comunicare la propria unicità come professionisti. Quasi trent’anni dopo fare Personal Branding vuol dire confrontarsi online in un contesto ricco, articolato e competitivo. Le occasioni di comunicazione sono molte (siti, portali di informazione, social media) e molti gli strumenti a disposizione per valorizzare la propria Unique Selling Proposition (USP). 

La comunicazione sui social, ad esempio, serve principalmente a creare e sviluppare relazioni significative. Attraverso il dialogo, l’interazione e l’ascolto si stabilisce la propria autorità nel settore, si genera fiducia e si creano opportunità. Questo articolo concentra l’attenzione sull’uso di Linkedin perchè è lo strumento social che permette, attraverso la community di professionisti che raduna e gli strumenti che mette a disposizione, di costruire il proprio brand personale e tessere relazioni di valore. Solo per citare un dato il 79% dei manager italiani è su Linkedin.

Il dialogo

Analizza, costruisci, ottimizza sono le tre parole chiave per edificare una strategia differenziante e di valore attraverso i social media, anche quando si parla di profili personali.  

Analizza
L’analisi è divisa in due parti: la prima è una fotografia dell’attuale presenza online.
L’analisi da fare è sia quantitativa che qualitativa rispetto all’attività social (quantità di post prodotti, commenti, le reazioni, ritmo di crescita della follower base e i segmenti demografici, ecc). Chiedere a Google “chi sono” non è sufficiente per capire da dove iniziare. Chiedersi invece quali contenuti vorrei mi rappresentassero, cosa potrebbe nuocere alla reputation online o quale sia il valore aggiunto della propria professionalità, si.
La seconda è il benchmarking: identificare i modelli a cui aspirare e i competitor, quali siano i loro punti di forza, il tone of voice, gli strumenti, la periodicità nella pubblicazione di contenuti, l'engagement e i segmenti di pubblico potenzialmente interessanti.


 

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Costruisci 
Valutare la propria Unique Sell Proposition è importante e attraverso il Personal Branding viene valorizzata differenziandosi dagli altri professionisti. Alcuni punti da tenere in considerazione sono: 

  • Autenticità
    Il profilo deve rappresentare fedelmente chi siamo, le esperienze, le competenze e i valori. Comunicare in modo trasparente la propria storia professionale aumenterà la credibilità e costruisce una solida base da cui partire. Anche i periodi sabbatici, correttamente comunicati, sono una scelta di valore.
  • Contatti rilevanti
    LinkedIn è una rete di professionisti, e ha un ruolo cruciale nel costruire una rete di contatti rilevante. Fondamentale è investire tempo ed energie nell'identificare e connettersi con professionisti del settore e leader d'opinione.
  • Esperienza e condivisione
    Il Personal Branding si basa sulla dimostrazione della propria expertise creando o condividendo contenuti di valore, come articoli, post, video e presentazioni. Ad una buona reputation contribuisce anche condividere, commentare e ripostare contenuti prodotti da altri ma in linea con la propria vision.
  • Occasioni di visibilità
    L’algoritmo di Linkedin garantisce migliori occasioni di visibilità a profili completi, come indicato nelle linee guida della piattaforma. Inoltre essere proattivi o partecipare a eventi online, webinar o conferenze vuol dire saper sfruttare momenti di comunicazione.
  • Relazioni di fiducia 
    Nell’ultimo anno, circa, i feed sono stati contraddistinti da un crescente fattore di “umanità” e di contenuti di livello più personale. Trovare valore nel connettersi con gli altri su un livello personale, oltre a quello professionale, mostrare un lato più umano e familiare può aiutare a stabilire connessioni più significative tra professionisti.


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O
ttimizza
Una volta definito chi siamo e come si vuole essere percepiti è necessario ottimizzare le informazioni, l’erogazione dei contenuti e l’interazione perchè l’effort possa essere commisurato ai risultati. Qui sotto abbiamo raccolto alcuni suggerimenti per ottimizzare il profilo LinkedIn.

  • Immagine del profilo professionale
    Il viso deve essere ben visibile, indossare abiti appropriati per il proprio settore aumenta l’empatia verso chi visita il profilo. Spesso si sottovaluta questo aspetto ma la foto profilo è la prima cosa con cui si viene in contatto. Anche la scelta di uno sfondo poco curato ha un peso rilevante nella valutazione complessiva dell’immagine.
  • Cover
    si tratta di un'immagine che si ridimensiona a seconda dei device, mettere del testo in questa posizione è un’attività da fare con attenzione. Aggiungere un’immagine personalizzata che rifletta la propria attività professionale o l’azienda per cui si lavora può essere una scelta vincente.
  • Titolo e sommario
    Il titolo professionale dovrebbe essere chiaro e indicare il ruolo, le competenze, o l’obiettivo professionale. Indicare solo la posizione lavorativa non sfrutta la grande visibilità offerta da queste sezioni. Usare keyword anche nel titolo e nel sommario aiuta ad essere più facilmente individuabili.
  • Esperienza professionale
    Fornire una panoramica completa delle esperienze lavorative passate e presenti descrivendo i ruoli, le responsabilità e i risultati ottenuti. Utilizzare parole chiave pertinenti è utile per migliorare la scoperta del proprio profilo.
  • Competenze e abilità
    Aggiungere una lista di competenze e abilità pertinenti al proprio proprio settore. Queste parole chiave aiutano a rendere più visibile il profilo nelle ricerche.
  • Sezioni aggiuntive
    Consigliato è completare le sezioni aggiuntive del profilo per fornire ulteriori informazioni sulle realizzazioni, certificazioni, progetti e volontariato. Queste sezioni contribuiscono a completare il quadro del profilo professionale.
  • Link e contatti
    Aggiungere link al proprio sito web, blog o altre risorse online pertinenti. Assicurarsi che le informazioni di contatto come e-mail e numeri di telefono, siano aggiornate.
  • Raccomandazioni: Le raccomandazioni da parte di partners, supervisori o clienti aumentano la credibilità. Chiedere a persone fidate di scrivere raccomandazioni sincere che attestino la professionalità e le competenze ci permette di essere visti come autorevoli e degni di fiducia.
  • Vanity URL
    Modificare l'URL del proprio profilo per includere il proprio nome. Questo renderà il profilo più facile da condividere e memorizzare.
  • Privacy e visibilità
    Impostare le preferenze di privacy in modo da essere comunque visibile alle persone giuste (recruiter, talenti, prospect) ma proteggendo al contempo le informazioni sensibili.
  • Partecipare a gruppi e interagire
    Unirsi a gruppi pertinenti al proprio settore o alle aree di interesse e partecipare attivamente alle discussioni può aiutare a farsi conoscere e costruire relazioni all'interno della rete professionale.
  • Aggiornamenti
    Mantenere il profilo costantemente aggiornato con le nuove esperienze, competenze e realizzazioni. Un profilo aggiornato mostra l’impegno e l’interesse nella carriera professionale.
  • Alcune indicazioni tecniche
    • Compilare tutti i dati del profilo
    • Scegliere tra “collegati” o “segui”. La scelta principalmente ruota attorno al rapporto che si vuole stabilire con altri professionisti.
    • Valutare l’adozione della modalità "Creator" di LinkedIn. La MCC offre agli utenti maggiori strumenti di creazione e una maggiore visibilità, permettendo di costruire un seguito e ampliare la propria influenza sulla piattaforma.
    • Inserire keyword nel nome delle immagini

Adattare la strategia alla seniority

Dai tre punti chiave della strategia abbiamo stilato un lungo elenco di attività che andranno pesate e distribuite in base alla propria esperienza professionale.
Ad esempio se il profilo è nuovo per la piattaforma la priorità sarà costruirlo solido, condividere contenuti rilevanti e partecipare attivamente a gruppi.
Per un professionista senior valorizzare il proprio background pubblicando articoli e fare networking di alto livello è una prospettiva da prendere in considerazione.
Per Top Manager e Dirigenti proporsi come leader condividendo approfondimenti originali e visioni strategiche, partecipare a eventi in qualità di oratori e interagire con figure di spicco è una dimensione auspicabile.



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Personal Branding aziendale

Una considerazione molto importante da fare quando si costruisce una strategia di Personal Branding è decidere se l’immagine che vogliamo sia quella, usando un paragone sportivo, di Pelè o di Baresi. 

Pelè, attaccante e campione indiscusso, arriva da solo nell’area piccola e con un sinistro eccezionale piazza la palla nell’angolino tra la traversa e il palo. Il gol fulmineo e dalla precisione chirurgica lascia interdetta la squadra avversaria mentre lo stadio esplode in un boato di gioia. Franco Baresi, è un libero, un difensore. Non attraversa mai la metà campo, non corre in avanti, non fa mai gol. Il capitano Franco Baresi dalle retrovie coordina gli uomini perché difendano la porta dagli attacchi avversari. Il capitano non è un giocatore, è la squadra. 

Quando il Personal Branding è costruito su manager di aziende è consigliato decidere se  avrà maggior peso il racconto del professionista o quello dell’azienda che rappresenta. Ha più importanza la visione dell’individuo o trasmettere l'identità, i valori e la cultura dell'azienda stessa? Per rispondere a questa domanda con un esempio, possiamo analizzare la classifica di Forbes 2022 dei CEO italiani più seguiti su Linkedin. I primi per numero di follower sono Stephan Winkelmann di Automobili Lamborghini, Luca De Meo di Renault Group e Nerio Alessandri di Technogym. Tre grandi manager con tre approcci al Personal Branding completamente differenti. 

Luca de Meo è una "top voice" su Linkedin. Il profilo è quello di un autentico guru dell'automotive che, al momento, è CEO del gruppo Renault. Il profilo è ricco di informazioni, viene regolarmente aggiornato con nuovi post e i contenuti sono sempre curati e ben costruiti. Il tono e il linguaggio sono quelli di un leader. Ogni post ha un copy molto lungo e dettagliato che mescola competenze professionali e un punto di vista personale e autorevole. Scrive su Pulse e i paper sono ricchi di contenuti e di valore. Raccontano una visione strutturata e autorevole di un protagonista con una precisa visione del presente e del futuro. Racconta la sua esperienza e la sua visione attraverso il marchio di cui è CEO. Ma la visione è quella di un manager attraverso la lente del brand. 

Anche Stephan Winkelmann è piuttosto attivo e pubblica regolarmente sui social media. Il tono è entusiasta e partecipativo, testi brevi ma molto appassionati. A differenza di De Meo, il tono e il linguaggio sono quelli del marchio, non di un singolo professionista. È prima di tutto la voce dell'azienda e della sua anima dinamica e intraprendente.

Nerio Alessandri invece non è molto attivo su Linkedin. È un imprenditore dal tono magnetico ed entusiasta. Technogym è la sua azienda, la sua casa e la sua famiglia. La sua missione come manager è raccontare la storia, la visione e la missione del brand.

Conclusioni

Con una strategia ben definita di Personal Branding, è possibile distinguersi come professionisti di successo, costruire relazioni di valore e ottenere visibilità.  

Possiamo farlo assieme. Contattaci!