Guida alla SEO tecnica: aspetti principali e best practice

La SEO tecnica è una parte fondamentale dell’ottimizzazione di un sito web ma spesso viene trascurata perché meno visibile rispetto ai contenuti o alle strategie di marketing. Tuttavia, senza una base tecnica solida anche il miglior contenuto rischia di non ottenere visibilità sui motori di ricerca.
Questa guida fornisce una panoramica completa delle ottimizzazioni più importanti della SEO tecnica, spiegando come il motore di ricerca scansiona, indicizza e classifica un sito, e quali aspetti devono essere gestiti per garantire il massimo rendimento in termini di traffico organico.
Indice dei contenuti:
- Cos'è la SEO tecnica e come si differenzia dagli altri aspetti della SEO?
- Scansione e indicizzazione: il processo che determina la visibilità del sito
- Ottimizzazione del robots.txt e della sitemap XML per guidare i motori di ricerca
- Sicurezza e HTTPS
- Gestione dei redirect
- Struttura del sito
- Velocità del sito e Core Web Vitals
- Mobile-First Indexing e l'ottimizzazione per dispositivi mobili
- Gestione degli Hreflang
- Gestione dei Canonical
- Dati strutturati e Schema.org
- Conclusioni
Cos'è la SEO tecnica e come si differenzia dagli altri aspetti della SEO?
La SEO tecnica riguarda tutte le ottimizzazioni che permettono ai motori di ricerca di scansionare, comprendere e indicizzare correttamente un sito web. Si occupa di aspetti come la velocità del sito, la struttura delle pagine, il file robots.txt, la sitemap XML e la sicurezza HTTPS.
Per comprendere meglio il suo ruolo, è utile confrontarla con gli altri elementi della SEO:
- SEO on-page → Si concentra sul contenuto della pagina, incluse parole chiave, meta tag, ottimizzazione delle immagini e struttura dei titoli.
- SEO off-page → Riguarda le attività esterne al sito, come la creazione di backlink e la gestione della reputazione online.
- SEO tecnica → Si occupa di tutto ciò che influenza la scansione e l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca, come la struttura del sito, il targeting delle pagine, la velocità di caricamento e la gestione del crawling.
Scansione e indicizzazione: il processo che determina la visibilità del sito
Per essere visibile nei risultati di ricerca, un sito deve prima essere scansionato e indicizzato dai motori di ricerca. Questi due passaggi sono fondamentali, perché senza una scansione efficace le pagine non possono essere indicizzate e quindi non potranno mai apparire nei risultati di ricerca.
Scansione (Crawling)
La scansione (crawling) è il processo con cui Googlebot e altri crawler esplorano il web alla ricerca di nuove pagine o aggiornamenti. I crawler seguono i link interni ed esterni per scoprire nuovi contenuti e aggiornare il proprio indice.
Se un sito non è ben strutturato i crawler potrebbero non riuscire a trovare tutte le pagine o potrebbero impiegare troppo tempo per scansionarle. Alcuni ostacoli comuni alla scansione includono:
- Pagine orfane → Se una pagina non ha collegamenti interni, potrebbe non essere scoperta dai motori di ricerca.
- Blocchi nel file robots.txt → Una configurazione errata può impedire la scansione di sezioni importanti del sito.
- Errori del server (5xx) → Se il sito presenta errori frequenti, Googlebot ridurrà la frequenza di scansione.
- Reindirizzamenti complessi o loop di redirect → Possono rallentare o impedire la scansione di alcune pagine.
Indicizzazione (Indexing)
Dopo aver scansionato una pagina, il motore di ricerca decide se e come indicizzarla. L’indicizzazione è il processo in cui Google analizza e memorizza il contenuto della pagina nel proprio indice.
Per essere indicizzata correttamente, una pagina deve almeno soddisfare alcuni criteri fondamentali:
- Essere accessibile ai crawler (non bloccata da robots.txt o tag noindex).
- Restituire un codice HTTP 200, indicando che la pagina è funzionante.
- Essere canonica (rel="canonical"), mentre le versioni duplicate o non canoniche verranno escluse dai risultati di ricerca.
Esempio di un Indexing report da Google Search Console.
Ottimizzazione del robots.txt e della sitemap XML per guidare i motori di ricerca
Due strumenti fondamentali per ottimizzare la scansione e l’indicizzazione del sito sono il file robots.txt e la sitemap XML, che aiutano i motori di ricerca a esplorare il sito in modo più efficiente.
Il file robots.txt
Il file robots.txt è un documento di testo che si trova nella root del dominio (ad esempio, tuodominio.com/robots.txt) e serve per indicare ai motori di ricerca quali aree del sito possono o non possono essere scansionate. Tuttavia, molti commettono errori nella configurazione, rischiando di bloccare intere sezioni del sito per i crawler.
Esempio dei robots.txt di Nike
Per farlo in modo efficace, è fondamentale seguire queste best practice:
- Non bloccare pagine importanti → Evita di impedire la scansione di sezioni essenziali del sito come prodotti, blog o pagine di servizio.
- Bloccare solo pagine superflue → Limita la scansione di aree non utili alla SEO, come pagine di login, carrello, account utente o risultati di ricerca interna.
- Ottimizzare il crawl budget → Impedisci la scansione di URL con parametri inutili (?filter=, ?sort=) per evitare duplicazioni e dispersione di risorse.
- Consentire l’accesso a CSS e JavaScript → Google deve poter leggere i file di stile e script per interpretare correttamente il layout del sito.
La sitemap XML
La sitemap XML è un file che fornisce ai motori di ricerca un elenco strutturato delle pagine più importanti del sito, facilitando la scoperta e la scansione. Non garantisce l’indicizzazione, ma aiuta i crawler a individuare rapidamente i contenuti rilevanti, soprattutto nei siti con molte pagine o aggiornamenti frequenti.
Esempio della sitemap XML della homepage italiana del sito New Holland Agriculture dove viene specificata la data di ultima modifica, la frequenza di scansione e la priorità.
Sicurezza e HTTPS
Garantire la sicurezza del sito è un requisito fondamentale per il posizionamento di un sito web. Google considera HTTPS un fattore di ranking e i browser segnalano i siti HTTP come “Non sicuri”, riducendo la fiducia degli utenti e potenzialmente impattando il traffico e le conversioni.
HTTPS (HyperText Transfer Protocol Secure) è la versione sicura di HTTP e utilizza la crittografia per proteggere i dati scambiati tra il sito e l’utente. Questo riduce il rischio di attacchi informatici e garantisce che le informazioni trasmesse, come credenziali di accesso o dati di pagamento, non siano vulnerabili.
Implementare HTTPS non è solo una scelta consigliata, ma una necessità per garantire la sicurezza, migliorare la SEO e offrire agli utenti un’esperienza positiva.
Se vuoi garantire che il tuo sito sia pronto a competere nei motori di ricerca e ottimizzato per il massimo rendimento organico, contattaci per una consulenza SEO personalizzata.
Gestione dei reindirizzamenti (Redirect)
Come menzionato anche nella sezione dedicata alla scansione, i reindirizzamenti sono essenziali per garantire che i motori di ricerca e gli utenti vengano indirizzati correttamente quando una pagina cambia URL o viene eliminata. Una gestione errata può ostacolare l’indicizzazione, rallentare la scansione e causare perdita di valore SEO.
Per evitare spreco di crawl budget e garantire una scansione efficiente è fondamentale gestire correttamente i reindirizzamenti, riducendo al minimo le catene e aggiornando i link interni per puntare direttamente alla versione corretta della pagina. I redirect 301 devono essere utilizzati per spostamenti permanenti, trasferendo l’autorità della vecchia pagina alla nuova, mentre i redirect 302 dovrebbero essere usati solo per cambi temporanei, poiché non sempre garantiscono il passaggio completo del valore SEO.
Struttura del sito
Organizzare bene la struttura di un sito non serve solo a migliorare la navigazione per gli utenti, ma aiuta anche i motori di ricerca a capire come le pagine sono collegate tra loro e a scansionarle più facilmente. Un sito strutturato in modo chiaro riduce il rischio che alcune pagine vengano ignorate, aumentando così le possibilità di essere indicizzati e trovati nei risultati di ricerca.
Struttura gerarchica e URL ottimizzati
Ogni sito web dovrebbe seguire un modello gerarchico ben organizzato in cui le pagine sono collegate tra loro in modo logico, facilitando la navigazione. La struttura consigliata è ad albero, con la homepage come punto di partenza e le altre pagine suddivise in categorie e sottocategorie. Gli URL devono essere chiari e coerenti, evitando parametri dinamici inutili (?id=123) e utilizzando una struttura leggibile, ad esempio: www.sito.com/categoria/prodotto.
Gestione dei link interni e pagine orfane
I collegamenti interni sono fondamentali per guidare i crawler e distribuire il valore SEO in modo efficace. Ogni pagina dovrebbe essere collegata a una o più pagine del sito, in modo da essere facilmente individuabile e ottenere maggiore rilevanza nei risultati di ricerca.
Un buon sistema di link interni deve:
- Evitare pagine orfane, ovvero pagine che non ricevono collegamenti interni.
- Bilanciare la distribuzione dei link, evitando che alcune pagine ricevano troppi collegamenti mentre altre rimangano isolate.
- Utilizzare anchor text pertinenti, che descrivano chiaramente il contenuto della pagina collegata.
Monitorare la struttura dei link interni è un’attività che deve essere svolta periodicamente, utilizzando strumenti come Google Search Console, Bing Webmaster Tools o Screaming Frog, per individuare eventuali problemi e correggere link interrotti o ridondanti.
Velocità del sito e Core Web Vitals
La velocità del sito non è solo un fattore legato all’esperienza utente ma ha un impatto diretto sulla SEO, influenzando la scansione e l’indicizzazione delle pagine da parte di Googlebot. Se un sito è lento, i crawler potrebbero impiegare più tempo per esplorarlo, limitando il numero di pagine analizzate e, di conseguenza, riducendo le probabilità di una corretta indicizzazione.
Google utilizza i Core Web Vitals per valutare le prestazioni di un sito web, concentrandosi su tre aspetti chiave: il tempo di caricamento (LPC), l’interattività (FID/INP) e la stabilità visiva della pagina (CLS).
Come migliorare la velocità e le performance tecniche?
Migliorare le performance di un sito non è solo una questione di buone pratiche, ma richiede competenze tecniche e interventi mirati. La SEO tecnica, in questa fase, entra nel dettaglio delle ottimizzazioni più avanzate, che possono richiedere l’intervento di sviluppatori.
Tra le operazioni più efficaci per migliorare la velocità di un sito, troviamo:
- Ottimizzazione delle risorse → Riduzione del peso delle immagini e uso di formati più efficienti come WebP.
- Caching e distribuzione dei contenuti → Configurazione della cache del browser e utilizzo di una CDN per servire i contenuti più rapidamente.
- Ottimizzazione lato server → Scelta di un hosting performante, utilizzo di HTTP/2 o HTTP/3 e riduzione del tempo di risposta del server (TTFB - Time To First Byte).
Mobile-First Indexing e l'ottimizzazione per dispositivi mobili
Google ha adottato il Mobile-First Indexing, il che significa che la versione mobile di un sito è quella principale che viene scansionata e indicizzata. Questo cambiamento riflette il comportamento degli utenti, dato che la maggior parte delle ricerche avviene da dispositivi mobili.
Un sito ottimizzato per dispositivi mobile richiede un design responsivo, coerenza tra contenuti desktop e mobile e un’elevata velocità di caricamento. Inoltre, una gestione efficace del lazy loading e delle risorse esterne migliora accessibilità e scansione.
Gestione degli Hreflang
L’attributo hreflang è necessario per siti che hanno versioni della stessa pagina in lingue diverse o varianti regionali di una stessa lingua. Per esempio, se un sito ha una versione in inglese per gli utenti negli Stati Uniti e una per il Regno Unito, l’hreflang aiuta Google a mostrare la pagina giusta al pubblico corretto. È utile anche per siti multilingua dove gli utenti possono accedere a contenuti tradotti.
Esempio della gestione dei hreflang per i siti di New Holland Agriculture.
Se ti interessa l’argomento, leggi il nostro articolo sulla migrazione dei siti web, dove trovi una guida dettagliata sulla gestione e implementazione degli hreflang per i siti internazionali.
Canonical: evitare contenuti duplicati
Il tag rel="canonical" è un elemento fondamentale della SEO tecnica, utilizzato per segnalare ai motori di ricerca quale versione di una pagina considerare come principale quando esistono contenuti simili o duplicati su più URL. Senza un canonical ben configurato, Google potrebbe trattare versioni secondarie come pagine distinte, diluendo il valore SEO e causando problemi di indicizzazione.
Dati strutturati
I dati strutturati sono un altro aspetto della SEO tecnica che permettono ai motori di ricerca di comprendere meglio il contenuto delle pagine e di migliorare la loro presentazione nei risultati di ricerca. Implementando correttamente i dati strutturati, un sito può ottenere risultati avanzati come rich snippets, caroselli, FAQ, e altre funzionalità che aumentano la visibilità e il CTR (Click-Through Rate).
L'immagine mostra un risultato di ricerca di Google per "Parmigiana di melanzane", in cui alcune pagine web hanno rich results (risultati avanzati).
Uno degli strumenti chiave per implementare correttamente i dati strutturati è Schema.org, una libreria standardizzata utilizzata dai motori di ricerca per interpretare meglio il contenuto delle pagine web. Grazie a Schema.org, è possibile fornire informazioni dettagliate su una pagina, aiutando Google e altri motori di ricerca a mostrare risultati più ricchi e interattivi, come quelli visti nell’esempio della Parmigiana di Melanzane.
L'uso di Schema.org non si limita solo alle ricette, ma può essere applicato a diversi tipi di contenuti per arricchire i risultati di ricerca:
- Prodotti e e-commerce → Permettendo di mostrare prezzi, disponibilità e recensioni.
- Eventi → Evidenziando data, luogo e modalità di partecipazione.
- Articoli e notizie → Migliorando la visibilità nei risultati di Google News con informazioni su autore e data di pubblicazione.
- FAQ e How-to → Fornendo risposte strutturate direttamente nei risultati di ricerca.
- Recensioni → Mostrando valutazioni a stelle per aumentare il CTR.
Conclusioni
La SEO tecnica rappresenta la base su cui si costruisce il successo di un sito nei motori di ricerca. La sua caratteristica distintiva è la misurabilità: ogni intervento ha un impatto tangibile e verificabile. Se una pagina non viene indicizzata, se la velocità di caricamento è lenta o se il sito non è ottimizzato per il mobile, i problemi possono essere chiaramente identificati e analizzati attraverso strumenti forniti dai motori di ricerca o da tool specializzati, con metriche precise.
Intervenire su questi aspetti richiede competenze tecniche specifiche, che permettono di ottimizzare la struttura del sito per garantire una migliore scansione, indicizzazione e performance complessiva. Un sito tecnicamente solido non solo migliora il posizionamento nei risultati di ricerca ma offre anche un'esperienza utente superiore, riducendo tempi di caricamento, migliorando la navigabilità e assicurando un accesso più fluido ai contenuti.
Se vuoi garantire che il tuo sito sia pronto a competere nei motori di ricerca e ottimizzato per il massimo rendimento organico, contattaci per una consulenza SEO personalizzata.